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Si è svolto a Sumeg (Ungheria) dal 14 al 17 settembre il primo incontro tra le delegazioni delle società sportive e delle organizzazioni che partecipano al progetto SPRINT (Sport Partnership Runs In Natural Trails). Tale progetto, nell’ambito del programma Erasmus+ Sport della Comunità Europea, ha l’obiettivo di promuovere la partecipazione allo sport, in particolar modo al Running e al Nordic Walking, e a stimolare una sempre maggior diffusione di uno stile di vita basato sulla sana alimentazione.

I paesi partecipanti al progetto sono Italia, Ungheria, Cipro, Polonia, Grecia, Repubblica Ceca e Romania.

Ed è proprio da Orte che è partito il progetto Sprint, nato da una idea della società di servizi ACe20 in collaborazione con Atletica Orte ed estesa alla UISP – Comitato territoriale di Viterbo che, in quanto organizzazione nazionale, agisce come Leader del Progetto.

Obiettivo collaterale di SPRINT è

anche quello della promozione culturale e turistica del vari paesi partecipanti ed in tal senso è stata coinvolta nel progetto anche l’associazione culturale Veramente Orte ed ha partecipato all’incontro di Sumeg la delegazione del Gruppo Sbandieratori delle 7 Contrade di Orte.

La prima tappa in Ungheria aveva lo scopo organizzativo di avviare il progetto, definendo le successive tappe nei paesi partecipanti in cui si svolgeranno varie manifestazioni sportive e culturali, che porteranno all’evento conclusivo di settembre 2017 ad Orte con il Trofeo delle 7 Contrade.  L’incontro è stato quindi l’occasione per presentare, da parte di ogni delegazione partecipante, la propria attività e per condividere esperienze e best practice.

In concomitanza con la Settimana Europea dello Sport  (http://ec.europa.eu/sport/week/) è stata anche svolta una lezione teorica e pratica di Nordic Walking tenuta da maestri e istruttori  federali della Scuola Italiana di Nordic Walking. Questo trail è stato il primo di 7 percorsi che si svolgeranno nei paesi europei partecipanti al progetto.

Come Atletica Orte ci sentiamo orgogliosi di essere soggetti attivi del progetto Sprint e nello stesso tempo sentiamo il carico di responsabilità che da ciò ne deriva, consapevoli che avremo raggiunto il nostro obiettivo se contribuiremo a promuovere la pratica di uno sport sano e, perché no, se saremo capaci, anche in parte, a stimolare quello spirito europeista di cui di questi tempi si sente sempre più bisogno.

 

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