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No, non fraintendete! Non è che siamo così forti da dover rallentare la cadenza del passo corsa. I tempi da aumentare sono quelli delle permanenze a queste splendide, ma sempre troppo brevi trasferte. Giunti ormai alla terza, dopo quella in Ungheria e quella in Grecia, questa di Cipro ha fatto incontrare di nuovo volti e sorrisi conosciuti, mentre è stata occasione per chi non aveva mai partecipato, di godere dell’accoglienza di coloro che già parevano ormai quasi vecchi amici. Dopo aver preso possesso della nostra camera d’albergo, la trasferta è iniziata subito con la riunione tecnica, nella quale è stata spiegata a grandi linee la gara della domenica, nonchè con il gradito regalo che la delegazione cipriota ha offerto a tutte le delegazioni partecipanti all’evento. Dopo le numerose foto di rito si è partiti alla volta di un ristorantino in riva al mare per cominciare a prendere confidenza con la cucina isolana che mi è sembrato non essere così disprezzata, anzi … Nella giornata seguente abbiamo avuto l’onore di poter assistere ad un fenomeno meteorologico rarissimo in quel di Cipro: la pioggia. Pressochè assente in quelle zone, non ci ha impedito di godere della verità di luoghi ancora incontaminati e storicamente importanti. Finalmente la gara di domenica…non agonistica, ma agonisticamente tesa alla beneficienza. La corsa si è sviluppata a tappe e noi podisti, toccando vari paesi, eravamo accolti dal Sindaco del luogo che offriva un contributo a questa associazione che lotta per sconfiggere il cancro, onorando la memoria di una giovane podista che si è spenta proprio per colpa di questo male. A parere mio, una delle corse più belle e divertenti a cui ho avuto la fortuna di partecipare. L’arrivo è avvenuto proprio nella Capitale, Nicosia, che per qualche ora ci ha visti turisti stanchi, ma onorati di essere lì, sconcertati dal percepire la divisione turco-greca della città.

Ormai, con il pensiero rattristato dalla fine della trasferta e quindi dall’imminente rientro, i nostri amici ciprioti ci hanno indorato la pillola con una cena pantagruelica a base di pesce…ao’ il pesce è buono pure là!

Saluti, abbracci, baci, promesse di nuovi, imminenti e prossimi incontri, ci hanno nuovamente separato…italiani, ciprioti,ungheresi, polacchi, greci…ognuno è rientrato nella propria patria, ma sono certo che tutti abbiamo ingannato le compagnie aeree portando con noi bagagli pesanti che però non possono farci pagare: i bagagli del divertimento, dell’amicizia, della condivisione e della conoscenza.

Grazie Cipro

 

 

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